Il suo scopo è evitare all’uomo lavori che non merita di svolgere. Perché pericolosi o troppo ripetitivi e, dunque, nient’affatto stimolanti. È RoBee, il primo robot italiano dotato di intelligenza artificiale e in grado di trasferire le proprie capacità cognitive nell’ambiente reale, scrive Alessandra Testa in un articolo pubblicato da “Il Corriere della Sera”.
«Con lui si può anche chiacchierare – azzarda l’amministratore delegato di Oversonic, esperto in statistica e marketing, Paolo Denti –. Quando gli rivolgi la parola, ti guarda dritto negli occhi, inclinando la testa. Comprende le richieste del lavoratore che lo supervisiona, lo anticipa o gli evita movimenti che potrebbero essere dannosi alla sua salute. Ascolta, esegue, non giudica, non ha retropensieri o pregiudizi, ha autorevolezza»
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